C’era una volta la vacanza. Quel momento di relax e di stacco drastico e irrinunciabile dal quotidiano. Poi sono arrivati gli smartphone e i social network. E tutto è cambiato.
Come sono lontani i tempi quando andare in vacanza significava lasciare il computer a casa e il telefono spento. Vuoi per lavoro, vuoi per il gusto di rendere partecipi tutti, ma proprio tutti, delle nostre “avventure” in spiaggia o in montagna, non possiamo più fare a meno di internet.
Senza connessione ci sentiamo persi, vulnerabili e disorientati.
Gli analisti la chiamano FOMO (fear of missing out) ed è la paura di rimanere tagliati fuori dalle comunicazioni digitali. Colpisce il 12,5% degli italiani.
Da due ricerche condotte da Volagratis e Booking sul comportamento dei vacanzieri durante l’ultima estate sono emersi dati interessanti.
Gli italiani, rispetto alla media europea, sono stati i più connessi in vacanza, soprattutto per motivi di reperibilità richiesta dal lavoro. Ma non solo: secondo Volagratis la nostra dipendenza tecnologica si manifesta anche sotto forma di scatto frenetico. Tutto italiano infatti il primato per numero di foto scattate con smartphone durante una vacanza: in media 100. Immagini che ovviamente non vediamo l’ora di condividere sui social per far schiattar d’invidia (in senso buono…) colleghi e conoscenti.
Il sondaggio di Booking ha invece tracciato il profilo del viaggiatore medio – questa volta senza distinzione di nazionalità – durante le prime 24 ore dall’arrivo. Se pensavate che il primo pensiero fosse assaggiare il salino del mare col primo tuffo dell’anno o concedersi un meritato peccato di gola dopo il lungo viaggio, beh, sbagliate di grosso: dopo aver disfatto la valigia e fatto un giro dell’albergo, ci si concentra sull’esplorazione del circondario tecnologico. Prima cosa, recuperare la password per connettersi a internet. Poi si pensa subito a quali foto pubblicare su Facebook, Instagram & Co. Immancabile una sbirciata su TripAdvisor per farsi un’idea dei ristoranti della zona e – ahinoi – una controllatina alle mail di lavoro. Il resto viene dopo, il nostro lato social e digitale prevale su tutto.
Le caratteristiche tecnologiche della struttura in cui si alloggia, a quanto pare, hanno il potere di modellare il nostro umore e, quindi, la buona riuscita della vacanza. Dalle prime ore di soggiorno, più che della colazione o del materasso, si bada alle performance dell’hotspot WiFI hotel. Le aspettative, in merito, sono molto alte. Cari albergatori, a buon intenditor...
La prima preoccupazione del 40% degli italiani è proprio quella di non essere online in vacanza e di essere tagliati fuori dal mondo. E pensare che per la metà dei viaggiatori le sorti dell’intera vacanza dipendono dal primo giorno!