Anche se gode di un successo minore rispetto alle più celebri sorelle Maiorca, Formentera e Ibiza, Minorca non ha nulla da invidiare alle altre isole dell’arcipelago delle Baleari. Si tratta infatti di un luogo ricco di storia e cultura, oltre che custode di paesaggi naturali straordinari, non ancora intaccati dal grande turismo di massa.
Su portali come https://www.hellotickets.it potete trovare moltissimi spunti per organizzare visite e attività sull’isola: in questo articolo vi portiamo alla scoperta di cinque cose imperdibili se visitate Minorca.
Le spiagge di Minorca
La conformazione del territorio dell’isola dà origine a spiagge di diverso tipo, che accontenteranno tutti i gusti: a nord la costa è frastagliata, la vegetazione scarsa e le spiagge di sabbia scura, mentre a sud si presenta più dolce e si trovano spiagge bianche immerse tra gli alberi di pino.
Tra le spiagge più belle ricordiamo:
- Cala Macarella, spiaggia di sabbia fina inserita in una insenatura a U, con acqua cristallina e le coste rocciose ricoperte di vegetazione mediterranea. Fa parte dell’area naturale costiera protetta di Ciutadella e alle sue spalle passa un tratto del Cami de Cavalls, sentiero escursionistico che percorre tutta la costa di Minorca.
- Cala Turqueta, che deve il suo nome all’incredibile colore azzurro del mare che la bagna e le fa guadagnare un meritatissimo posto tra i luoghi più visitati di tutta Minorca. La circonda una folta pineta che offre ristoro dal sole estivo e dà a questa spiaggia un senso di intimità e di distacco totale dalla frenesia quotidiana;
- Cala Morell, perfetta se viaggiate con dei bambini oppure semplicemente se siete alla ricerca di una giornata di mare in totale relax: questa spiaggia di sabbia e ciottoli con terrazze in cemento è infatti raggiungibile comodamente in auto. Il colore blu cobalto del mare qui è dato dal fondale molto profondo, che la rende una delle spiagge migliori per fare immersioni: sotto la superficie dell’acqua si possono ammirare addirittura numerose grotte sottomarine.
La capitale Mahon
La leggenda vuole che questa cittadina, capitale dell’isola di Minorca, sia stata fondata dal generale Magone, fratello di Annibale, da cui la città avrebbe preso il suo nome. La veridicità di questo mito non è verificata, ma quello che è certo è che i cartaginesi furono uno dei popoli che conquistò l’isola nel corso della storia, dopo greci e fenici.
La caratteristica della città che spicca subito all’occhio è lo straordinario porto naturale, lungo ben 5 km e largo tra i 240 e gli 800 metri nei diversi punti: si tratta del secondo porto naturale più grande del mondo, dopo quello di Pearl Harbour. La zona del porto, inoltre, è una delle più vivaci e ospita locali, distillerie di gin e ristoranti.
Oltre alla zona del porto, la cittadina è molto piccola e si sviluppa intorno alla centrale Piazza di Spagna. Qui si possono ammirare la chiesa gotica di Santa Maria e il municipio dalla facciata rinascimentale. Se vi interessa lo shopping, percorrete la strada pedonale Carrer Nou, ricca di negozi e piccole boutique; se invece siete curiosi di assaggiare un po’ di vita vera dei minorchini, uscite dalla zona più turistica del centro e dirigetevi verso le piazze Colón, Bastió,Reial e Conquesta.
Monte Toro
Una delle cose da fare se andate a Minorca è salire sul Monte Toro, situato a metà strada tra Mahon e Ciutadella: dall’alto dei suoi 357 metri avrete una splendida vista su tutta l’isola. Sulla sommità del monte si trova il santuario de la Virgen de El Toro, oggi abitato da una comunità di francescani, che ha reso questo luogo il centro spirituale dell’isola. Scendendo dal monte potrete fermarvi a visitare Es Mercadal, piccola cittadina pittoresca famosa per i suoi numerosi ristoranti di carne e pesce.
Parco naturale di s’Albufera des Grau
A nord-est dell’isola si trova il vasto parco naturale di S’Albufera des Grau, esteso per una superficie di oltre 5 ettari, la cui istituzione nel 1995 ha permesso di preservare l’ecosistema dell’isola fermando alcuni progetti di costruzione. All’interno del parco si possono osservare zone molto diverse, che testimoniano la varietà geologica e morfologica di Minorca: tra queste, ci sono zone paludose, uliveti, piccoli laghi e stagni, isolette, aree sabbiose.
La vegetazione straordinariamente ricca si adatta al terreno delle varie zone: olivi selvatici, ilatro e lentisco nell’area interna del parco, ampi boschi di querce dove il suolo è meno profondo e vegetazione dunare nelle zone sabbiose. Anche nelle zone sottomarine la vegetazione abbonda, con ampie distese di Posidonia, indice dell’ottima qualità dell’acqua.
Dal punto di vista faunistico, nel parco si possono osservare numerose specie di uccelli (da quelli acquatici come anatre e cormorani a rapaci quali il nibbio o diverse specie di aquila), ma anche animali anfibi come rane e lucertole.
Siti archeologici
Tutti la conoscono per il suo splendido mare, ma Minorca abbonda anche di siti archeologici che testimoniano il passaggio delle diverse civiltà che si sono susseguite sull’isola nel corso a partire sin dalla preistoria. Sono infatti presenti diverse tipologie di costruzioni risalenti a diversi periodi storici, tra cui i talaiot (torri coniche con funzione di vedetta), i taulas (monoliti a forma di T) e i navetes (monumenti funerari composti da grandi blocchi di pietra disposti a ferro di cavallo). Un esempio di quest’ultima tipologia è la Naveta d’Es Tudons, situata vicino a Ciutadella: si tratta di un edificio a forma di chiglia capovolta (da cui il nome), all’interno del quale sono stati ritrovati i resti di oltre 100 abitanti dell’isola, insieme con i loro oggetti di uso quotidiano.